EMOZIONI AL TEMPO DEL CORONA VIRUS
In una situazione così complessa, che per certi aspetti può sembrare quasi surreale, in cui la nostra nazione si trova in una condizione forzata di isolamento quasi totale, è bene tenere in considerazione non solo le conseguenze economiche, che sta determinando questa condizione, ma anche quelle psicologiche, siano esse presenti ma anche future.
Tra le pubblicazioni più dettagliate e recenti sull’argomento delle conseguenze da quarantena, prendiamo di riferimento lo studio pubblicato sulla rivista scientifica “The Lancet”, in cui sono stati evidenziati tra i principali disturbi psicologici correlati a questa condizione: paura, ansia, stress, rabbia e frustrazione, pensiero negativo, disturbi da stress post traumatico.
In modo particolare vorrei soffermarmi sui seguenti.
LA PAURA E L’ANSIA
Cosa rappresentano
Queste emozioni sono protagoniste del particolare momento che stiamo vivendo: l’ansia e la paura sono stati emotivi adattivi e funzionali nell’essere umano, perché in qualche modo ci permettono e ci aiutano ad identificare un potenziale pericolo consentendo di difenderci da esso, attraverso strategie e reazioni precise. Quindi provare questi sentimenti, in una situazione così incerta, è assolutamente comprensibile. Le cose cambiano quando questi stati emotivi non funzionano più unicamente come campanelli d’allarme per i quali ci attiviamo per trovare una soluzione, bensì diventano stati che bloccano e paralizzano la nostra vita, sia nei comportamenti che nei pensieri, ecco che allora ansia e paura si trasformano in veri e propri disturbi.
Consigli su come provare a gestire ansia e paura
Innanzitutto dobbiamo vedere questi sentimenti di timore e preoccupazione come sani, giustificati e perfettamente in linea con gli avvenimenti e la triste situazione che sta coinvolgendo tutta la collettività. Non dobbiamo, inoltre, sentirci inadeguati, oppure sbagliati, rispetto a questi stati d’animo, bensì cercare di accettare noi stessi, che prima di tutto siamo esseri umani con delle emozioni, le nostre sensibilità e le nostre fragilità, per cui non c’è niente di male nello stato di paura e preoccupazione che proviamo.
Realizzato ciò, impegniamoci a seguire tutte le regole necessarie per contrastare questo virus (senza però farle diventare ossessioni) e cerchiamo di accantonare le varie preoccupazioni lasciando spazio nella nostra mente per considerazioni positive, cercando di vedere in questi cambiamenti non degli ostacoli ma delle opportunità.
Opportunità di rivedere tante cose di noi, delle nostre abitudini e delle nostre relazioni in modo costruttivo, il tutto in un’ottica di crescita e di sviluppo sia individuale che collettivo, nel contesto familiare così come in quello lavorativo. Alcuni esempi:
- dilettarsi in cucina con nuove ricette;
- imparare ad utilizzare nuove tecnologie (videochiamate, visite virtuali a musei, ecc…);
- imparare a gestire nuove strategie e organizzazioni del lavoro (come lo smart working);
- dare spazio alla creatività;
- prendersi cura di sé;
- imparare/riscoprire lo stare in famiglia;
- fare ciò che abbiamo sempre rimandato nel tempo
LO STRESS
Cosa rappresenta
Innanzitutto lo stress può essere definito come un percepito stato di squilibrio tra ciò che l'ambiente ci richiede e le risorse a disposizione per rispondere a tali richieste. Il nostro sistema quindi, attraverso un processo di adattamento, cerca di ripristinare un equilibrio interno che è stato alterato da vari fattori definiti "stressors".
Consigli su come provare a gestire lo stress
I fattori di stress in questo momento possono essere davvero molti. Ho pensato di condividere con piacere questo prezioso strumento messo a disposizione dall’Ordine Nazionale degli Psicologi, una guida completa per i cittadini in casa con suggerimenti e consigli contro lo stress da corona virus, che potrete scaricare, stampare e condividere.
Con moltissime probabilità, da tutto questo ne usciremo cambiati, saremo persone “rinnovate” nei rapporti e nei valori umani;
forse...
- avremo sperimentato una riscoperta dell’essenzialità, materiale ma anche umana;
- avremo imparato che l’uomo non può dominare la natura anzi, si dovrebbe adoperare per rispettarla molto di più;
- avremo realizzato che la felicità sta nelle cose semplici;
- avremo imparato a non dare più nulla per scontato;
- avremo capito la bellezza e l’energia che scaturiscono dall’unione tra esseri umani nel condividere un obiettivo comune (senza differenze e distinzioni di alcun genere).
Un sorriso a colori
Catia